Orti scolastici: l’esperienza del Lions Club Collegno Certosa Reale

Sono LAURA MONATERI, socia del L.C. COLLEGNO CERTOSA REALE, un piccolo club di una cittadina alle porte di Torino e sono qui per raccontare la nostra esperienza in merito agli orti scolastici.

Il mio club è stato fin dall’inizio sostenitore del progetto TUTTI A SCUOLA IN BURKINA FASO e ha finanziato la costruzione di due pozzi e due orti scolastici in quel paese.

Orti urbani a Collegno

Ma oggi vi devo parlare del nostro service a Collegno a fianco delle scuole della nostra città.

 

A partire dall’anno scolastico 2011-2012 il comune di Collegno aveva organizzato un progetto “Profumi e sapori dell’orto”  destinato alle Scuole Primarie -  Classi 2° e 3°  - e  Scuole dell’Infanzia, bambini di 4-5 anni con lo scopo di avvicinare i bambini di scuole materne ed elementari alla natura, alla corretta alimentazione e dar loro la possibilità – attraverso il contatto diretto con la terra – di assistere al ciclo vitale che porta dal seme alla piantina, dalla crescita di quest’ultima al fiore e alla maturazione del frutto.

Si prevedeva un percorso che culminava nella creazione di un  “Orto didattico” individuando una piccola area di terreno nel cortile delle scuole interessate dove si sarebbero seminati alcuni ortaggi, fiori ed erbe aromatiche.

I bambini sarebbero quindi stati guidati a seminare, manipolare la terra e divenire partecipe della crescita delle piantine: partendo dal seme avrebbero creato la “seminiera”, ossia una cassettina di plastica,  oppure in vasetti  per far crescere le pianticelle, nel periodo più indicato per ogni ortaggio, poi le avrebbero trapiantate  per la messa a dimora definitiva nell’orto.

Avrebbero inoltre capito il perché di alcune operazioni necessarie per la buona riuscita quali spuntare le foglie, di cimare, per esempio il  basilico, “sfeminellare” per esempio pomodori melanzane peperoni. (Operazioni ben conosciute da chi coltiva abitualmente un orto ma certo molto lontane dalla vita di una città.)

E, infine, sarebbero stati condotti a riflettere sulla necessità di consumare prodotti genuini,  stagionali e possibilmente del proprio territorio.

Referente del progetto l’Ufficio Ristorazione Scolastica nella persona della dottoressa Laura Bonato che mi raccontava di essere rimasta molto colpita, un giorno che si era recata in una scuola elementare per parlare di alimentazione, scoprendo che in una classe uno solo dei bambini era stato in grado di dire che i formaggi provengono dal latte.

 

Il Lions club Collegno Certosa Reale è intervenuto in questo progetto durante il secondo anno dello stesso (dopo aver donato nel corso dell’anno scolastico 2011-2012 delle piantine di melo sempre alle scuole della città nell’ambito di un progetto di sensibilizzazione ambientale).

Ma nel 2012-2013 l’intervento del nostro Club è stato fondamentale poiché erano emersi degli ostacoli imprevisti, essenzialmente per la difficoltà  delle maestre, con le risorse a disposizione e nonostante l’aiuto volontario di nonni e genitori, di ripulire e preparare  efficacemente il terreno  destinato ai piccoli orti scolastici.

Il Collegno Certosa reale è quindi intervenuto non solo donando molte scatole di semi  di ortaggi e di aromatiche – zucchine, basilico, coste, carote, lattughini, spinaci, prezzemolo, scarola, rapanelli, cicoria ecc.  -  ma anche inviando un giardiniere professionale che ha dissodato  il terreno, con l’ausilio di una motozappa, ha rimosso pietre ed erbacce, preparandolo in solchi per la semina.

Le scuole interessate sono state:

  1. La scuola Infanzia Angela Fresu, sezione D
  2. La scuola Infanzia Montessori, sezione A
  3. La scuola Infanzia Marconi, sezioni A e B
  4. La scuola Infanzia Garcia Villas, sezioni A e B
  5. La scuola Infanzia Salvo d’Acquisto
  6. La scuola Primaria Don Milani Classe 1 A
  7. La scuola Primaria Cervi, classe 2 A, 23 allievi

Nell’anno scolastico successivo, 2013-2014, il mio Club ha continuato il proprio intervento nelle scuole di Collegno: nella Scuola per l'Infanzia Bertotti, dove sono stati anche donati secchiellini e palettine, nelle scuole per l’Infanzia Montessori e Fresu, oltre ai Nidi Arcobaleno, Tortello e Salvo d'Acquisto

 

In tutte le scuole sono state tenute piccole cerimonie di inaugurazione con la presenza delle autorità cittadine, di nonni e genitori, durante le quali abbiamo potuto constatare l’orgoglio delle educatrici e la gioia dei bambini.

 

Da questa esperienza è nata una riflessione che ritengo abbastanza importante per capire il senso del nostro service.


Quando si parla di orti scolastici a Collegno - ma credo anche si possa dire in Italia - si parla di un'esperienza profondamente diversa dagli orti scolastici in Africa.


Là si vuole rispondere alle esigenze primarie di sfamare un bambino, una scuola, una comunità, qui si parla di fornire un'esperienza didattica a bambini inseriti in un paese sviluppato, in cui la scuola è una realtà solidamente esistente, con cui si può collaborare, ma solo inserendosi in un contesto già ben strutturato che gestisce programmi propri.


Mentre l'orto in Africa risponde all'esigenza primaria della sussistenza, in Italia ha uno scopo didattico: avvicinare bambini di città al mondo naturale, al ciclo della natura per fargli capire concetti come la stagionalità degli ortaggi che la nostra esperienza di clienti di supermarket potrebbe far dimenticare.


inoltre mentre l'orto in Africa deve essere una realtà permanente, da noi ha un carattere transitorio.


Si fa se le maestre o il Comune ritengono di farlo in quell'anno... l'anno dopo potrebbe anche non continuare e, d'estate, quando le scuole sono chiuse, nessuno lo cura più; i responsabili didattici chiudono gli edifici e ortaggi ed aromatiche seccano...